COMUNICAZIONI ISTITUZIONALI
La sezione dell’Inail dedicata al Covid-19
https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/covid19-misure-dell-istituto.html
La normativa inerente al COVID-19
La sezione del Governo dedicata al COVID-19
http://www.governo.it/it/approfondimento/coronavirus/13968
Le FaQ del Governo sul decreto “Io resto a casa” dell’11/03
http://www.governo.it/it/faq-iorestoacasa
La sezione del Ministero della Salute dedicata al COVID-19
http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus
La sezione della Protezione Civile dedicata al COVID-19
http://www.protezionecivile.gov.it/attivita-rischi/rischio-sanitario/emergenze/coronavirus
La sezione dedicata da UNHCR ed ARCI al COVID-19
https://coronavirus.jumamap.com/it_it/
La sezione dedicata da CNOAS al COVID-19
COMUNICAZIONI REGIONALI
https://www.regione.toscana.it/-/coronavirus
Ordinanze Regione Toscana inerenti il Covid-19
https://www.regione.toscana.it/-/ordinanze-della-regione-toscana
Organizzazione Regione Toscana per gestione pandemia Covid-19
Notizie in tempo reale in Toscana inerenti al Covid-19
https://www.toscana-notizie.it/coronavirus
La Sezione da Anci Toscana dedicata al Covid-19
https://ancitoscana.it/coronavirus
La Sezione da Centro regionale Infanzia e Adolescenza dedicata al Covid-19
https://www.minoritoscana.it/?q=node/1123
La Sezione da azienda usl Toscana Centro dedicata al Covid-19
La sezione da azienda usl Toscana Nord Ovest dedicata al Covid 19
La sezione da azienda usl Sud Est dedicata al Covid-19
https://www.uslsudest.toscana.it/documentazione-coronavirus
Regole e informazioni utili per stranieri in 14 lingue
https://www.regione.toscana.it/web/guest/-/regole-e-informazioni-utili-per-stranieri-in-14-lingue
RIFLESSIONI DA PARTE DEGLI ISCRITTI CROAS TOSCANA
Oltre alle preoccupazioni personali e familiari che ci affliggono in questi tempi non facili, per me assistente sociale si presentano alla mente tutte quelle persone, quei bambini, quei ragazzi che già vivono una condizione sfavorevole, familiare, sociale, lavorativa e che adesso si ritrovano a fare i conti con una situazione di ulteriore disagio che li mette veramente a dura prova.
Che cosa dire a chi già in difficoltà relazionale con i propri genitori deve comunque inventarsi, senza averne le risorse, una forma di convivenza forzata possibile?
Che cosa raccontare a chi già allontanato dalla famiglia e che vive in comunità, che quella dimensione già così “anomala” sarà ancora per chissà quanti giorni l’unica della sua vita?
Che cosa poter condividere con padri e madri che già vedono i figli in visite regolamentate dai tribunali che adesso, oltre alle traversie giudiziarie, c’è un altro “nemico” contro cui combattere e che questo tempo, così particolare, blocca di nuovo un riavvicinamento faticosamente riuscito, un incontro?
Che cosa spiegare a chi aveva già previsto l’inizio di una attività lavorativa che adesso viene a mancare?
Questo già sarebbe difficile per me assistente sociale dirlo, raccontarlo, condividerlo, spiegarlo in tempi normali. Adesso mi verrebbe solo di abbracciare tutti.
Incanto di Margherita Salines
Ore 18.15 paralizzati davanti al video in religioso silenzio per ascoltare la consueta rassegna stampa che risuona come un bollettino di guerra: mila contagiati, mila guariti, mila morti.
Voce che si ripete come una litania di un rosario recitato dalle comari nell’ora del vespro. Report necessari per il monitoraggio scientifico, per emanare nuovi decreti, correttivi dei nostri comportamenti assurdi. Registrazione dei fenomeni che si trasformano, in una manciata di tempo, da epidemia a pandemia fino a dichiarare una minaccia dell’umanità.
I numeri sono simboli, per sua natura freddi, distanti, ma dietro ad ogni numero si nasconde una storia, un vissuto degno di essere narrato per trasformarsi in MEMORIA.
Istintivamente mi sorprendo nel fare un’analogia con i report dei minori in affidamento, stessa sequela dimenticando che ad ogni numero corrisponde una creatura, una fragilità da proteggere, una piantina da curare. Ogni numero rappresenta un servizio operoso compiuto da persone (affidatari e collocatari) che agiscono responsabilmente e che passano inosservati perché la Bellezza non fa Rumore.
Il Covid-19, come aspide diabolico si insinua nel mondo in modo subdolo e deleterio. Non deve passare indifferente ma deve far leva sulla nostra razionalità, sui nostri sentimenti.
Dove prima veniva coltivato l’odio sociale, l’indifferenza ed il delirio di onnipotenza ora deve cedere il passo al senso di responsabilità, non solo quella personale ma soprattutto quella comunitaria. Come nell’affidamento, dove la vicinanza sociale rappresenta un valore da perseguire, proprio là dove la fragilità umana diventa arte perché fa parte del nostro essere. Tutte queste morti non possono e non devono essere vane. Occorre dare un senso a tutto ciò, un senso che possiamo realizzare e riscoprire occupandoci dei bambini, se vogliamo degli adulti capaci di vedere oltre il proprio io.
Un vedere che deve necessariamente essere preceduto da un ascolto, soprattutto verso bambini e ragazzi che non possono dare voce alle proprie sofferenze.