Firenze, 23 Ottobre 2020
Gentile Assessore,
sono molto lieta di formularle – a nome mio personale, del Consiglio regionale della Toscana dell’Ordine degli assistenti sociali che ho il privilegio di presiedere e degli oltre 2200 tra colleghe e colleghi iscritti all’Ordine toscano – le mie più vive congratulazioni per il prestigioso, e nel contempo, gravoso e impegnativo incarico che le è stato affidato quale assessore alle Politiche Sociali nella nuova giunta regionale toscana.
Il drammatico momento che il Paese sta attraversando – sanitario, economico e sociale – rendono il compito che l’attende irto di difficoltà: il Covid-19, non accenna ad allentare la presa; i dati macroeconomici del Paese, così come della Toscana, non mostrano i segnali di ripresa che erano attesi e sperati; crescenti diseguaglianze e più marcate fragilità sono sotto gli occhi di tutti.
Un nuovo, diffuso timore delle conseguenze della pandemia sta impossessandosi delle persone, delle famiglie, dei gruppi e delle comunità, incapaci tutti di scrollarsi di dosso quel senso di precarietà che avvelena la quotidianità di ciascuno.
Il tema delle nuove povertà è un capitolo fondamentale stante anche lo smarrimento individuale e collettivo che colpisce quanti si trovano risucchiati in questa drammatica condizione.
Nessuno è in grado di prevedere come si evolverà questa situazione. Sappiamo, però, di avere gli strumenti – metodologici, progettuali, relazionali – affinati da professionalità, competenza e formazione continua, per affrontare le conseguenze di questa emergenza.
É’ in questi frangenti – io credo – che le istituzioni politiche, quale l’Assessorato alle Politiche Sociali, e quelle professionali, quale l’Ordine degli Assistenti sociali, debbano mettere a fattor comune capacità, competenze, esperienze, uniti nell’obiettivo di dare un contributo decisivo al superamento della difficile situazione attuale.
Questo è lo spirito che anima gli Assistenti sociali della Toscana. Questo è quanto voglio testimoniarle.
Sono certa converrà con me che la complessità e il continuo mutare dello scenario sociale della Regione, le conseguenze sempre più imprevedibili dell’evolversi della emergenza sanitaria e l’insorgere di nuovi e più articolati bisogni rendono indispensabile venga accelerata l’azione di effettiva integrazione tra i servizi sanitari e i servizi sociali.
A ciò si aggiunge la necessità venga reso ancora più incisivo il ruolo dei servizi sul territorio che – rafforzati – devono essere garantiti ai cittadini più deboli e fragili proprio perché in grado di intercettare meglio di altri i loro bisogni.
Io personalmente e il Consiglio dell’Ordine siamo pronti a fare la nostra parte certi come siamo che lei saprà trovare il comune terreno di lavoro in grado di valorizzare ancora di più i grandi risultati che nel sociale la Regione Toscana ha saputo, nel passato, raggiungere.
Voglio lei sappia che noi siamo pronti in qualunque momento a sederci attorno ad un tavolo per individuare interventi, formulare proposte, indicare soluzioni tutte a vantaggio dei cittadini definendo le più idonee forme di collaborazione sempre finalizzate al superamento del difficile momento che il Paese e la Toscana stanno attraversando.
Dei temi di comune interesse e delle possibili forme di collaborazione mi farebbe piacere parlare con lei in un incontro diretto e personale che mi auguro possa avvenire a breve.
Mentre le formulo i migliori auguri di buon lavoro resto in attesa di un suo cortese cenno in merito e le invio un cordiale saluto.
Raffaella Barbieri
Presidente.